domenica 26 ottobre 2008

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E ti senti



E ti senti come quel foglio

che lo scrittore accartoccia fra le mani

e lo getta via con stizza,

ti senti un foglio imbrattato di stupide parole

di tentativi andati persi

gettato con un gesto della mano nella spazzatura

e non sai se fa più male piangere o fare finta di nulla

Passi la notte sparandoti musica nella mente

con la speranza di non pensarci,

ma sai che è impossibile

l'animo oramai è ferito

mille lame lo attraversano

e sei come la vela stracciata dal vento

che a brandelli si lascia andare nel nulla

La notte ti passa accanto lenta

con la tristezza che ti stringe la gola

e spezza ogni respiro nel pianto trattenuto

e rimani sola, al buio,

accartocciata

pensando al cuore che non hai più

perchè lui se lo è portato via...

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